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Dormire aiuta a perdere peso

Una ricerca delle Università di Tubinga, Lubecca e Uppsala, presentata all’Annual Meeting of the Society for the Study of Ingestive Behavior (SSIB) ha scoperto che dormire di più aiuta a perdere peso.

Non è una novità, negli ultimi anni diversi studi hanno dimostrato la relazione tra il tempo che si dedica al sonno e lo sviluppo di obesità’ e diabete di tipo 2, rivelando un aumento nella popolazione mondiale degli individui soggetti quotidianamente a un numero di ore di sonno insufficiente.

Lo studio internazionale ha, invece, dimostrato l’effetto della privazione del sonno a breve termine sulla fame, sull’attività fisica e l’energia utilizzata dal corpo. La privazione del sonno ha aumentato l’appetito e la fame nei partecipanti ai test di indagine, accrescendo la presenza nell’organismo dell'”ormone della fame”, la grelina rilevata nel sangue.

Inoltre, la ricerca ha dimostrato che rimanere svegli per una notte completa riduce la quantità di energia bruciata dal corpo durante il riposo che va ad aggiungersi all’incremento della voglia di mangiare, portandoci ad aumentare di peso nel corso del tempo.

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Dimagrire con la Gila

La saliva del mostro di Gila, specie di lucertola corposa dalla coda corta e tozza, aiuta a dimagrire, riducendo i crampi della fame. Un farmaco a base dell’insolito ingrediente sta spopolando negli Stati Uniti, inserendo l’ennesimo stravagante rimedio nel prolifico mercato dei prodotti per ridurre il peso e raggiungere la linea perfetta.

Il beneficio arriva dall’effetto collaterale della Exendin-4, un peptide isolato dalla saliva dell’animale che abbassa gli stimoli dell’appetito. A testare l’efficacia dell’inibitore dei crampi della fame, uno studio dell’Universita’ di Goteborg in Svezia pubblicato sul Journal of Neuroscience. Il mostro di Gila e’ la lucertola piu’ larga del Nord America e anche se velenosa, a causa della sua lentezza non costituisce un reale pericolo per l’uomo.

Diversi esperimenti hanno dimostrato che la speciale saliva non e’ utile soltanto a ridurre la voglia di mangiare ma elimina anche lo stimolo al bere. Scoperta che potrebbe portare alla creazione di farmaci contro l’alcolismo.

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Ma lo volete capire si o no che sono veramente un genio?

Striscia irrompe nello studio del farmacista Lemme. Sorridete pure voi con noi:

Prima parte:

http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoextra.shtml?15282

Seconda parte:

http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoextra.shtml?15281

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Utilizzare il grasso per bruciare le calorie

Utilizzare le cellule di grasso per bruciare calorie…è questa la nuova scoperta di alcuni ricercatori dell’Università della California, secondo i quali una proteina conosciuta come ‘PRDM16‘, che si trova negli uomini così come nei topi, può attivare uno speciale interruttore nelle cellule adipose che è capace di convertire la qualità di ‘conservazione’ delle calorie in una di ‘bruciamento’. Una scoperta che potrebbe rappresentare la fine delle pillole e dei trattamenti contro l’obesità visto che non è piu’ necessario bloccare l’assorbimento di grassi o far diminuire l’appetito, ma semplicemente assumere una quantità di proteina che possa far cambiare modo di agire alle cellule adipose.

L’analisi è stata pubblicata sulla rivista Cell Metabolism e gli scienziati ritengono che è possibile utilizzare il tessuto adiposo bruno, maggiore durante la vita neonatale dell’uomo, per la riduzione di peso utilizzando alcuni farmaci pe r aumentarne il volume. In questo modo il tessuto adiposo bianco, che rappresenta il grasso di riserva, può essere convertito in bruno, da utilizzare per la produzione di calore.

Il team guidato da Shingo Kajimura ha mostrato come il PPAR-gamma, presenti nei farmaci per combattere il diabete, possa interagire con la proteina PRDM16 rendendola più propensa ad accumulare le cellule ‘brune’. Lo studio sull’uomo è però ancora all’inizio; nei topi il processo è abbastanza chiaro e la conversione genetica di tessuti adiposi bianchi in bruni possibile, resta da capire se gli effetti sull’uomo possano essere ugualmente stabili e funzionali.

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Il video più stimolante che abbia mai visto

Senza parole…

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Il dottor Saldalamacchia insegna a dimagrire con gusto

Molto spesso si scopre di essere diabetici solamente quando si fanno le analisi del sangue di routine.

Gli esperti hanno riassunto nella regola delle 4 M la ricetta per una buona gestione della malattia:
• Monitoraggio della glicemia
• Movimento (Attività fisica)
• Mangiare (bene e sano)
• …e se necessario Medicine (ipoglicemizzanti o insulina)

L’alimentazione è un elemento cardine nella cura di questa malattia ed è sicuramente un argomento difficile da affrontare con pazienti che non riescono, soprattutto all’inizio, a gestire la malattia.

Contrariamente a quanto molti credono l’alimentazione ideale del diabetico non è affatto complessa o restrittiva. Per la maggior parte delle persone la dieta va infatti semplicemente adattata alla malattia, di certo non stravolta. Sebbene alcuni alimenti vadano consumati con moderazione esiste comunque un’ampia gamma di alternative salutari tra le quali il diabetico può scegliere.

Un ottimo libro sull’alimentazione in pazienti diabetici è quello scritto dal dottor Gennaro Saldalamacchia e dalla dottoressa Pacioni.

Il dottor Saldalamacchia fa parte della Divisione di Medicina Interna e Nutrizione Clinica della Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli dove segue persone con diabete e obese.

Il libro si chiama “Guida pratica a un metodo intensivo, multidisciplinare, di dimagrimento per pazienti diabetici obesi” e ho avuto il piacere di poterlo leggere.

In maniera chiara e semplice viene descritto l’approccio multidisciplinare alla malattia, non solo da un punto di vista alimentare ma anche dal piano fisico con l’aumento dell’attività fisica.

Al libro sono allegati un ‘diario unificato’ e numerose ricette elaborate e provate dalle dietiste del Policlinico Federico II di Napoli, che possono essere strumenti di grande utilità per poter seguire, anche per lungo tempo, schemi dietetici ipocalorici senza mortificare il gusto.

Il libro, il diario e le ricette sono scaricabili online.

Ecco gli indirizzi:

-Scarica il libro ‘Dimagrire con gusto’ (.pdf 1,3 Mb)
-Scarica le ricette di Sara Pellegrino e Giuliana Vitolo (.pdf 260 kb)
-Scarica il diario unificato per il monitoraggio di alimentazione, attività fisica e peso corporeo (.pdf 136 kb)

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Taglia trentotto. Bulimia, amore e rabbia!

Una storia vera, cruda, spesso anche grottesca. L’autrice è bulimica, conosce bene la sua condizione, sa come conviverci come raccontarla con linguaggio immediato e diretto. Stefania Longo vive in provincia, una provincia bella, sana e ricca. Non come lei….

Una storia da leggere…

http://rcm-it.amazon.it/e/cm?lt1=_blank&bc1=000000&IS2=1&bg1=FFFFFF&fc1=000000&lc1=0000FF&t=dietologica-21&o=29&p=8&l=as4&m=amazon&f=ifr&ref=ss_til&asins=8889475617

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Da tutti noi…

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Anoressia: una malattia che non risparmia nessuno!

L’anoressia non fa discriminazioni: colpisce poveri e ricchi.

Ne sembra saper qualcosa anche Doña Letizia: la futura regina delle Astrurie.

Che essere Regine o future tali sia uno stress enorme con ricadute sulla psiche lo ha dimostrato per prima Sissi, la tanto famosa Imperatrice d’Austria, primo caso di anoressia, non riconosciuto ai tempi,  passando per Lady D, ma anche la nuova futura regina Kate Middelton.

Purtroppo però le ultime immagini che la ritraggono vedono braccia scheletriche e spalle ossute.

La futura Regina associa alla dieta ore e ore di palestra e, vuoi lo stress di dover sempre apparire perfetta, vuoi il carico effettivo di lavoro, l’anoressia sembra essere andata a far visita anche a lei.

Speriamo invece che sia solo stress e stanchezza che stia provando la bella ex giornalista, perchè l’anoressia non sempre perdona.

[Fonte Corriere della Sera]

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Bambino di 100 kg tolto alla madre

A Cleveland Heghs, in Ohio, un bambino di 8 anni, che pesa circa 100 kg  (218 pounds), è stato tolto alla madre e dato in affidamento.

La notizia riapre il dibattito, mai del tutto sopito, sull’importanza dell’alimentazione infantile.

E’ colpa della madre se il bambino pesa troppo? Con quasi il 20% di bambini obesi, negli USA, c’è da chiedersi se la colpa sia solo delle madri e quanto può incidere la volontà di una madre contro un sistema che da sempre incentiva al consumo di cibi ipercalorici, di pasti al fast food, di uno stile di vita sedentario.

Inoltre, chi è madre lo sa che è molto difficile imporre certi cibi, tipo le salutari e odiatissime verdure o le merende a base di frutta o yogurt, se gli altri bambini consumano merendine.

Il fatto che il bambino pesi 4 volte più di un coetaneo però sposta l’attenzione non tanto sull’obesità come problema estetico, quanto come problema fisico e di salute.

I bambini obesi, secondo quanto riportato dal pediatra esperto di obesità infantile, il Dott. David Ludwig, possono sviluppare il diabete, avere problemi di colestero, apnee notturne e altre condizioni mediche, che potrebbero ridurre l’aspettativa di vita del bimbo stesso.

Voi che cosa ne pensate? E’ colpa della madre? Della scuola? Della società? E cosa fate voi per incentivare i vostri figli verso un’alimentazione corretta ed uno stile di vita sano?

[Fonte DailyMail]

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